Universo
Il
termine Universo designa tutti gli oggetti celesti e lo spazio
che li contiene.
La branca dellastronomia che ne studia lorigine e
levoluzione è la
Cosmologia
(dal
greco kòsmos = universo, e lògos = discorso)
Espansione dellUniverso: I giganteschi sistemi di stelle, detti galassie, si allontanano da noi con una velocità che aumenta con laumentare della loro distanza: questa osservazione, fatta dallo statunitense Edwin Hubble nel 1929, ha da allora ricevuto costante conferma.
Essa indica che lUniverso si sta espandendo, cioè che con il passare del tempo aumentano le distanze tra ogni punto dello spazio (circa 7 miliardi di anni fa tale distanze tra tutti gli ammassi di galassie erano la metà di quelle attuali).
TEORIE
SULLORIGINE
Due sono le teorie
sullorigine dellUniverso che nel XX sec. si sono
confrontate tra loro: la teoria dello stato stazionario e la
teoria del Big Bang, verso la quale si è orientata la quasi totalità dei consensi.
Stato stazionario: LUniverso non ha avuto unorigine, ma è sempre esistito presentando un aspetto mediamente uguale in ogni punto dello spazio e in ogni tempo.
Secondo questa teoria, nel corso del tempo si crea della materia in ogni regione dello spazio per mantenere costante la densità media dellUniverso, che tende a diminuire per effetto dellespansione.
La teoria, elaborata dagli inglesi Hermann Bondi e Thomas Gold, si dittuse negli anni 50, soprattutto per merito dellinglese Fred Hoyle.
Big Bang: Linizio dellUniverso. E segnato da un evento preciso, il Big Bang (in inglese, "grande esplosione"): è listante in cui comincia lespansione dellUniverso, a partire da valori di temperatura e densità enormemente grandi (si può pensare che tutta la materia dellUniverso nel primissimo istante tosse concentrata in un punto). Le misure più recenti indicano che il Big Bang sia avvenuto tra 13 e 14 miliardi di anni fa. (13,78 per la precisione)
Il momento esatto dell'origine non è facile da determinare.
Infatti l'unico modo è quello di stabilire con precisione il valore della costante di Hubble, cioè la velocità di espansione attuale, e lavorare a ritroso.
Questa misurazione si fa osservando la velocità di allontanamento di un gran numero di galassie, vicine e lontane, oggi con l'aiuto del telescopio spaziale che appunto si chama Hubble.
I primi momenti dopo il Big Bang: LUniverso, espandendosi, si è raffreddato e si sono formati protoni, neutroni, elettroni e, successivamente, i nuclei di elio; questi eventi richiesero pochi minuti.
Dopo circa 380.000 anni gli elettroni e i protoni si unirono formando gli atomi di idrogeno. In questa primissima fase la radiazione e la materia presenti nellUniverso interagivano fortemente tra loro così da non poter essere considerate separatamente.
Ma a partire dall "epoca della ricombinazione" dellidrogeno la materia segui unevoluzione propria: nel gas che riempiva lUniverso si formarono, per effetto della gravità, condensazioni di materia che diedero origine alle galassie e alle stelle.
La radiazione fossile: La radiazione presente continuò invece a riempire uniformemente Io spazio, diminuendo progressivamente di energia man mano che lespansione continuava: la teoria del Big Bang permette di prevedere quali caratteristiche dovrebbe avere oggi questa radiazione (chiamata radiazione tossile o radiazione di fondo a 2,7° K). Nel 1965 la radiazione di tondo tu rilevata casualmente dagli statunitensi A. Penzias e R. Wilson, e tale scoperta provocò laffermazione della teoria del Big Bang su quella dello stato stazionario, incapace di spiegarla.
Ulteriori indagini ed osservazioni hanno sempre più confermato la teoria, che viene pertanto definita "modello standard"
EVOLUZIONE
FUTURA
Dipende dalla quantità di
materia contenuta nellUniverso. Poiché ogni parte di
materia esercita su ogni altra parte una forza di attrazione
gravitazionale che tende a frenare lespansione
dellUniverso, si possono prospettare due differenti scenari
futuri: un Universo aperto o un Universo chiuso.
Universo aperto: La quantità di materia non è sufficiente a fermare lespansione, che continua quindi indefinitamente.
Universo chiuso: La quantità di materia è sufficiente a bloccare lespansione: ad un certo punto inizia un processo di contrazione che provoca un "ritiro" dellUniverso fino a produrre unenorme implosione, detta Big Crunch, un evento opposto al Big Bang.
Alcuni ipotizzano che il Big Crunch potrebbe essere seguito da un altro Big Bang e così via, secondo un processo ciclico.I dati attualmente in nostro possesso farebbero propendere per un universo aperto. Tuttavia esiste il cosidetto problema della Massa Mancante, che rimetterebbe in gioco l'ipotesi dell'universo chiuso.
Si è scoperto, osservando gli ammassi di galassie e le stelle presso il centro della nostra galassia (Via Lattea) che il loro movimento è più veloce rispetto a quello che sarebbe giustificato dalla massa visibile (stelle, polvere intergalattica, ecc.)
Questa massa invisibile - che potrebbe essere data da buchi neri, oggetti opachi (come i pianeti o le stelle nane scure) e quindi non visibili o addirittura dai neutrini, se si scoprisse, come pare, che hanno una massa, sia pur piccola - sarebbe tale da giustificare l'ipotesi dell'universo chiuso (o oscillante).La verità è che sappiamo ancora poco sulle leggi naturali che governano l'origine dell'universo al Tempo ZERO.
Le nostre migliori teorie (relatività e quanti) ci permettono di indagare in modo significativo fino adu un tempo pari a 1 / 1043 di secondo, ma non fino a zero !.
Si spera molto dalla integrazione di relatività e quanti. Si ipotizza anche che il punto Zero sia l'origine, oltre che dello spazio-tempo e quindi dell'energia e della massa, anche delle stesse leggi fisiche.
Se si riuscisse ad indagare in questa direzione, si otterrebbe una vera Teoria del Tutto, cioè un modello che spiega non solo l'evoluzione dell'intero universo, ma anche i dettagli della sua origine.
Si potrà magari giungere alla risposta
alla "domanda delle domande":
Perchè esiste qualcosa invece che il nulla?
e scoprire che l'universo
non solo poteva, ma doveva
avere origine.E' da notare che non esiste nel pensiero scientifico nulla che sia più vicino del Big Bang al concetto di Creazione,
pertanto questo tipo di indagine ha risvolti filosofici del massimo livello.
Nel 1951 il papa si azzardò a dichiarare che la scienza aveva dimostrato la Creazione!Ai posteri la soluzione !