In copertina:

Oratorio dei Disciplini, affresco esterno (particolare) - Clusone (BG) 
La scritta completa sopra l'affresco recita: 

"O ti che serve a Dio del bon core - non havire pagura a questo ballo venire - ma alegramente vene e non temire · poy chi nase elli convene morire". 

 

Fotografia ed elaborazione grafica di Sergio Cassandrelli
     


 

Volumi già pubblicati, degli stessi autori, nella collana “Si salvi chi può”:

Ictus e altre avventure, marzo 2014

Living Rhapsody, maggio 2015

Quante storie, dicembre 2015

Psycho, marzo 2017

Punti interrogativi, aprile 2018

 

fuori collana:

Monsampolo del Tronto
in sette dipinti a olio e commenti in versi,
ottobre 2016

 

di Alessandra Tamburini, presso Spirali: 

Vento di pace, 1997

Le onde della nostra vita, 2005

 

di Sergio Cassandrelli, presso Spirali:

Logica, economia, impresa. Inventario, 2007

Continua il lavoro dei due amici scrittori che pubblicano on line, se non con successo di critica, almeno con una discreta attenzione da parte dei lettori. 

Questa volta i due parlano di antenati. 

La prima invita a respirare l'aria della propria famiglia; il secondo scrive, come sempre, con piglio magistrale e sottile ironia, punteggiando di spunti curiosi i suoi racconti. 

Da notare il trucco per effettuare interviste imbarazzanti e l'esame di alcuni aspetti poco noti della seconda lettera di San Paolo ai Tessalonicesi.

In un'epoca che guarda ossessivamente al futuro, questo libro invita a pensare al passato. Senza il passato non ci sono né presente né futuro. Il passato non illude perché mostra com'è stata la realtà vissuta, mentre il futuro, non potendo mostrare nessuna delle cose reali perché semplicemente le ignora, fa balenare davanti agli occhi della gente l'illusione. 

A questo abituano i politici dei giorni nostri, giocando tutto sull'illusione. E infatti i loro discorsi sono costellati di verbi sempre usati al tempo grammaticale futuro. 

Dinanzi a un evento che ha causato morti e distruzione i politici dicono: faremo… rimedieremo, faremo… ripareremo,  faremo… aggiusteremo… 

I politici non dicono mai: abbiamo sbagliato… siamo stati inadempienti; non dicono: vedremo perché sono accaduti questi guai… in modo da non lasciarli accadere di nuovo. 

Il passato arricchisce, e non teme di mostrare la crudezza della realtà, sapendo che la gente può piangere. 

I politici invece ridono… ridono… ridono… 

Questo libro parla di una speranza fondata sull'analisi del passato.

Milano, dicembre 2019


Note sugli autori

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