In copertina: Gabbiano Lupo sul mare di nubi Nel testo:
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I
due autori si chiedevano di cosa avrebbero potuto
scrivere in un nuovo volumetto da affiancare ai
precedenti nella collana Si
salvi chi può. Se lo
chiedevano percorrendo il voluttuoso viale dei tigli del
borgo milanese di Precotto: era già settembre e i tigli
non profumavano, come accade in giugno. Vinse la decisione di evitare i temi ricorrenti alla televisione e sulla stampa: attualità politica in Italia e in Europa e nel mondo, notizie dai numerosi fronti di guerra, piagnistei sulla sorte dei migranti, stato di salute degli abitanti del pianeta
Questo primo pensiero era stato sollecitato dalla presenza di cani, rettili, uccelli e insetti che popolano il viale dei tigli.
Il titolo Bestie e Gente sembra fare riferimento
alla canzone Gesù di Fabrizio De André, Si trattava, per i due autori, di sperimentare un nuovo stile di scrittura, basic: tenere un basso profilo, scartare laffollarsi invadente di voci umane, dare voce anche alle bestie, far incontrare mondi differenti che si sfiorano ma non si toccano. I frammenti della prima parte, a firma Alessandra Tamburini, sono nati dallosservazione compiaciuta di alcune bestie predilette. Qui parla la gente, parla delle bestie. Ma le bestie non parlano. Nella seconda parte, Sergio Cassandrelli racconta tre giocose storie di bestie, e una storia umoristica di incidenti tra i banchi di una classe primaria. La grande differenza rispetto alla prima parte è che qui le bestie parlano, e simulano un mondo intelligente. Una terza e ultima parte contiene unanalisi di , Sergio Cassandrelli acuta e arguta, di alcune controverse formulazioni del Catechismo della Chiesa Cattolica. Da non perdere la storia della Scomunica dei Comunisti.
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