Sentieri ed Escursioni da Pila
L'ambiente è dominato dal Monte Castello, raggiungibile da Micciolo proseguendo sulla mulattiera che attraversa il nucleo di Villabella.
Il percorso è descritto dal CAI. Le seguenti notizie sono tratte dalla pubblicazione: CLUB ALPINO ITALIANO SEZIONE DI VARALLO GUIDA DEGLI ITINERARI ESCURSIONISTICI DELLA VALSESIA - VOL. 2° - 1985 |
Altre
escursioni sono descritte nel sito www.immobiliarevalsesia.it |
Si veda la Mappa del luogo per le escursioni da e per Micciolo |
Notizie sul comune di PILA - 686 m s. m. - superficie comunale 8,70 kmq.
Labitato di questo comune sorge
alla sinistra del fiume Sesia, ai piedi del Monte
Castello m 1804. Due sono le frazioni, Micciolo m 850 e Failungo inferiore m 700.
Il nome appare, come pure quello degli altri comuni dell'alta
Valsesia, già dal 1217.
Fa parte della parrocchia di Scopello, per
questo Pila è spesso citata assieme a questo comune. Infatti i
confini delle due comunità sì compenetrano sia nei pascoli
dellAlpe di
Mera a sud, sia in quelli di Micciolo e Mussoit a nord.
Di particolare Pila ha, in una travatura della tettoia del vecchio ponte, i segni delle lance dei doganieri dellepoca napoleonica.
A Failungo inferiore invece vi è la pietra del consiglio - "preja verda" - (roccia di serpentino), attorno alla quale si radunavano, con il console, i consiglieri dellantica vicinanza per deliberare.
Il Monte Castello a nord (m 1804 itinerario 32) e la Cima dOmetto (m 1912, itinerario 36)
e il Monte Ovago (m 1754 itinerario 37) a sud, sono le mete di escursioni che hanno inizio da Pila.
Itinerario 32 - Pila m 686. Monte Castello m
1804
Percorso molto frequentato perché
passa a Micciolo m 850 e a Villabella m 1057, due località mete di passeggiate.
Il proseguimento dellitinerario diventa escursionistico
specie nel tratto finale.
Se tutto il percorso offre la possibilità di ammirare paesaggi
di indubbio interesse, il Monte
Castello permette di spaziare su
una vastissima zona della Valsesia.
Difficoltà: poco impegnativo
Tempo totale: ore 3,00
Dislivello: m 1118
La mulattiera su
cui si sviluppa questitinerario, si diparte dalla vecchia
strada della Valgrande (strada per Aosta) che si trova a nord
della statale, strada fiancheggiata dalla chiesa e dal municipio.
Un cartello indica il suo inizio.
In sensibile salita la mulattiera passa in mezzo ad alberi
dalto fusto e supera tre cappellette.
A pochi metri dallultima (Santa Caterina) si stacca il
bivio 32c bretella che collega questo percorso con la frazione di
Failungo inferiore m 700. Micciolo m 850 è presto raggiunto.
In salita si attraversa la frazione lasciando a destra, alla fontana, litinerario 32e e al termine dellabitato il 32b.
lI 32 invece entra poi nel bosco e in prossimità di pascoli sorpassa il bivio 32a per giungere a Villabella m 1057 (ore 1). Qui si stacca il sentiero 31a che scende a Scopello m 659 e il 32d che guida a Mussoit m 1100.
Litinerario passa in mezzo ai casolari dellAlpe Selle m 1125 e attraversa magnifici prati, interrotti ogni tanto da frassini e faggi; perviene poi ad un pianoro, il lagone, dove si notano i resti di unantica cappella m 1190 (bivio per Mussoit m 1100 32a).
Proseguendo, litinerario, sempre tra faggi, giunge ad un poggio dal quale appare lalta cerchia della comba di Frasso, che dal Monte Castello m 1793 giunge al Monte Ventolaro m 1835, mentre in basso si disegna la piana di Scopello m 659.
Nei pressi di questo belvedere vi sono i
casolari sparsi dellAlpe
Taragn m 1280, baite ora ridotte a
fienili. Superati i cascinali il sentiero piega ad ovest e giunge
al magnifico alpeggio del Casarolo m 1323 (ore 0,30-1,30).
Qui è consigliabile fare lultimo rifornimento dacqua
alla fontana. Da questo pascolo la mulattiera, con direzione
nord-est, supera il rio Fontanello e raggiunge un poggio.
Poco oltre il sentiero, che si sviluppa su un costolone, lascia a
destra la biforcazione 31e e zigzagando poi nella vallecola del rio Castello, in
forte salita, supera in mezzo ad ontanelle due poggi belvedere,
per congiungersi in prossimità del pascolo dellabbandonato
Alpe Castello con il percorso 31c.
Dai casolari di questo alpeggio m 1793 si perviene in 5 minuti
alla vetta del Monte
Castello m 1804.
Itinerario 36 - Pila m 686 - Oratorio di Mera m 1503 - Cima
dOmetto m 1912
Bella e comoda mulattiera che si sviluppa ad est
del torrente Boscaiolo. Molteplici sono gli scorci paesaggistici
che il percorso presenta, i più vasti dei quali si ammirano
dalla conca di Mera e dalla Cima dOmetto m 1912.
Difficoltà: agevole
Tempo totale: ore 3,30
Dislivello: m 1226
Litinerario inizia dalla strada delle seggiovie,
attraversa prati e boschetti, contorna lAlpe
della Rivaccia e poco prima di passare un ruscelletto,
in vista del casotto-serbatoio dellacqua potabile, lascia a
sinistra una diramazione non segnalata.
Salendo in mezzo ai faggi, il percorso supera i casolari cadenti dellAlpe Pianello m 900, dove
fa spicco una cappella, e perviene alle baite dellAlpe Dughere di sopra m
950 su una delle quali vi è un discreto affresco.
Lasciato questabbandonato alpeggio, la mulattiera è intersecata dalla pista di sci. Nella sua prosecuzione lascia a sinistra il bivio 36a m 1190 e, sviluppandosi in un boschetto di betulle, sottopassa la stazione a valle della sciovia del Pian Rastòo m 1230, per continuare al margine del pascolo dellalpe.
Quasi subito litinerario guada il rio Pianaccia, risale il versante opposto e passa a valle dellalpe che dà il nome al ruscello. Attraversa in diagonale il prato dellAlpe Ruscàa di qua m 1350 e la successiva faggeta per toccare lAlpe Ciotto di sopra m 1385.
Ora il sentiero sale in direzione sud, supera un piccolo avvallamento, piega ad est, entra nei pascoli dellAlpe di Mera e punta in direzione della Chiesetta-Oratorio della Madonna della Neve m 1503 (ore 2) dove incontra il bivio 33a.
DallOratorio litinerario piega a sud-ovest, passa
davanti ad una parte dei condomini di Mera,
sorpassa il bivio col 37
e giunge al pianoro del Campo
dove sfiora il piccolo laghetto. Da qui il sentiero inizia a
salire in modo più accentuato, passa sotto ad alcuni impianti di
sciovie, accosta la sorgente di Pian
dAsnin m 1655 e, fiancheggiato da cespugli di
rododendri, raggiunge la Colma dei
Lavaggi m 1751 (ore 0,30-2,30).
A questa depressione fanno capo diversi itinerari ( 35a e 48). Il percorso ora
segue il filo della cresta che si verticalizza e con opportune
svolte raggiunge la Cima dOmetto
m 1912 (ore 0,30-3).
Una piramide quadrangolare fatta con pietre, su cui svetta una
croce di legno, dà il nome alla Cima. A qualche metro dalla sua
base vi è una specie di dolmen.
Da questa cima si dipartono tre dorsali, la nord, che divide la conca di Mera da quella di Meggiana, la est e la ovest,
formano ununica dorsale che fa da spartiacque fra la valle
del Sesia e la valle della Dolca.
Itinerario 37 - Ponte sul torrente Boscaiolo m 675 - Alpe
Ruticcia m 1423 - Alpe di Mera
con raccordo al 36
Percorso che attraversa pascoli di alpeggi situati
ad ovest del torrente Boscaiolo. Offre un meraviglioso panorama
sul fondavalle e sulla conca di Mera.
Difficoltà: agevole
Tempo totale: ore 2,30
Dislivello: m 748
Appena superato il ponte sul torrente Boscaiolo
m 675, un cartello bivio indica linizio
dellitinerario. La mulattiera sale ai prati delle cascine
di Chioso, attraversa una
pineta, a m 779 lascia a destra litinerario 37a (cartello
direzionale) e raggiunge la cresta di un costolone sul quale è
eretta la cappella del Canale
m 900.
Il percorso ora piega a destra ed entra nella valletta della Sella, guada il rio omonimo e
risale il versante opposto. Il sentiero rientra poi nella faggeta
per giungere quasi subito alle baite dellAlpe
Sella di sotto m 1252 ca..
Piante dalto fusto separano questo alpeggio dai diroccati
casolari dellAlpe Sella di mezzo m 1300 ca. il cui pascolo
è collegato con quello dellAlpe Sella di sopra m 1324.
Il sentiero ora taglia la testata della valletta, guada alcuni
ruscelli e in salita raggiunge lAlpe
Eur du Tosgu m 1450 ca.; qui alcune baite sono ancora
in buone condizioni.
In lieve discesa litinerario percorre la testata della valle del Boscaiolo per portarsi sulla dorsale dellAlpe Ruticcia m 1423 che presenta alcuni casolari diroccati.
Da questo alpeggio litinerario, per raggiungere gli alpi di Mera, attraversa diversi ruscelletti prima di toccare il diruto Alpe Chignolo m 1452 e poi lAlpe Presa m 1484. il percorso prosegue con direzione sud-est passando in mezzo a pascoli, radi alberi e sterpaglie prima di collegarsi, poco oltre lalbergo La Baita, con il 36 .
Itinerario 37a - Bivio 37 m 779 - Alpe
Lagone m 1255
Itinerario che permette di raggiungere il pianoro
dellAlpe Lagone m 1255. Bella vista sul M. Rosa.
Difficoltà: agevole
Tempo totale: ore 1,15
Dislivello: m 476
Dallitinerario 37
a m 779 si stacca la comoda mulattiera, indicata da cartello
direzionale, che porta allAlpe
Lagone m 1255. Questo percorso è caratterizzato da
grosse piante abeti e faggi e da grossi blocchi di pietra sui
quali spiccano strisce di licheni di colore giallo.
Ben presto si arriva allabbandonato Alpe
della Piana m 1024 che si lascia a sinistra, Il
percorso che procede sempre nel bosco supera un ruscelletto quasi
sempre asciutto che diventa impetuoso nel corso di grandi piogge
e trasporta in questo caso anche materiale di frana.
Si giunge poco dopo al Pianoro del Lagone m 1255. Una piccola pozza dacqua m 1241 con relativo ruscello che scende a valle, ha dato il nome alla località.
Al limite della spianata, circondata da due lati da grossi abeti, vi è lunica baita ristrutturata m 1252 resa più graziosa da un orticello e un po di prato.
Verso valle, sul bordo di un salto di roccia, vi è un esemplare di pino silvestre, unico nella zona, al quale fa da sfondo il Monte Rosa (ore 1,15).
La mulattiera prosegue in discesa verso Piode, percorso non segnalato per la difficoltà, in certi periodi, di attraversare il torrente Riale.