Progetti
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Esistono numerosi disegni relativi ai
progetti delle opere
del
laboratorio di Alessandro Gilardi e del fratello Francois in Savoia.
Oggi si trovano presso l'Archivio di Stato di Varallo
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Foto primo elenco
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Foto secondo elenco
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Foto dei 5 più belli
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Regione |
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Località
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Valsesia
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Foto
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Campertogno
+ Frasso + Piode + Parpolla + Micciolo + Scopello + Varallo
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Savoia
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Foto |
Aiton + Bourgneuf + Entraigue
+ Hautecour-Breuil + Les Brevieres + Montpascal + Saint Jean + Vuiz en
Sallaz
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Foto |
Cevins
+ Le Freney + Mercury
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Foto |
Mont
Sapey + Montpascal + Peisey
La chiesa di san
Bartolomeo a Mont Sapey custodisce anche un dipinto
di PierCelestino Gilardi
del 1875
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Foto |
Saint
Nicolas La Chapelle + Saint Etienne de Cuines + Villard Leger
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Annecy
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Valle d'Aosta |
Foto
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Notizie
e Fonti
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Mappa con l'ubicazione delle opere
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Antagnod
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Parrocchia
di San Martino
www.chiesacattolica.it
Consacrato il 29 maggio 1716, costruito
in legno intagliato, dipinto e dorato, arricchito da numerose statue (XV-XVIII
secc.), è di gran lunga il più imponente altare barocco della Valle.
La fascia intermedia, la più antica e preziosa, risale al XVII sec. Nelle
nicchie accoglie cinque statue del XVXVI sec.: la Madonna con il Bambino
al centro, in parte nascosta dalla statua di san Martino a cavallo, alla
sommità dell'arco centrale; da sinistra san Martino in vesti pontificali,
sant'Anna, san Giacomo in abiti da pellegrino, san Grato (vescovo di Aosta
nel V sec. patrono della diocesi) con la testa del Battista in mano. La
fascia inferiore (opera, insieme con quella superiore, degli scultori
valsesiani G. Gilardi e G. P. Minaldi, tra il 1708 e il 1713), oltre
al tabernacolo ottocentesco, accoglie le statue delle sante Margherita,
Caterina, Barbara e Maria Maddalena, tra le quali è scolpita una gloria
di angeli. Sulle nicchie, in bassorilievo, i dottori della chiesa; al di
sotto, l'Annunciazione, la Visitazione, la Nascita di Gesù e la
Presentazione al Tempio. La fascia superiore comprende al centro la statua
di san Giovanni Battista, tra santa Lucia e santa Agnese; ai lati san
Pietro e san Paolo, l'angelo custode e l'arcangelo Gabriele. A coronamento
dell'altare, in una gloria di angeli e di raggi, è rappresentata la SS. Trinità |
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Champorcher
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Chiesa
di San Nicola
www.valledichamporcher.it
La
chiesa parrocchiale
di San Nicola a Champorcher è il risultato della ricostruzione
della precedente chiesa (risalente al 1532 e costruita probabilmente
ancora su una chiesa più antica), effettuata nel 1728 dall’architetto
valsesiano Jean Fer (o Ferro) e delle successive aggiunte e
trasformazioni: la realizzazione dell’altare
maggiore del 1741 (opera anche questa di un artista della
Valsesia,
Giovanni Battista Gilardi) e degli altari laterali (tre dei
quali realizzati da un artigiano della Val d’Ayas, Claude-Maurice
Freydoz) tra il 1864 e il 1868, contemporaneamente alla realizzazione
delle due navate. La chiesa originaria, risalente presumibilmente al XIV
secolo, pare coincidesse, almeno nella parte del coro, con la cappella del
castello dei Bard. Gli altari, in stile barocco, realizzati in legno
intagliato, dipinto e parzialmente dorato, sono muniti di statue di santi,
tra cui spicca, al centro dell’altare maggiore, quella di San Nicola,
patrono della parrocchia; attorno alle nicchie dei santi, trovano posto
numerose colonne tortili e statue di angioletti. In fondo alla chiesa,
nella navata sinistra, è stato allestito un museo parrocchiale con le
statue prelevate dalle cappelle frazionali per salvarle dai numerosi furti
che nei decenni passati hanno notevolmente ridotto il patrimonio artistico
e sacro della parrocchia. |
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Gaby
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Chiesa di San Michele Arcangelo www.aiatmonterosawalser.it
La Chiesa è stata costruita
nel 1824, al posto dell'antica cappella che è stata demolita. Al suo
interno si possono ammirare due
pregevoli altari laterali barocchi, uno dei quali, dedicato a S.
Antonio, risale al 1748. È opera
del Maestro valsesiano Gilardi
e proviene dalla primitiva cappella. L'altare maggiore è sormontato
da un imponente baldacchino barocco in legno, unico esempio in Valle
d'Aosta,
opera dello scultore
Carlo del Ponte. Sul portale è ancora possibile leggere "Dom 1786
erecta in parochia-1824 constructa, 1829 consecrata", le date che
riassumono la sua storia. |
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Hone
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Parrocchia
di San Giorgio www.chiesacattolica.it
L'interno
della chiesa si presenta a tre navate, coperte da volte a vela. La
decorazione pittorica, dovuta ai fratelli Artari di Verrès, fu rinnovata
negli anni 1960-61 dal pittore Nino Pirlato, che provvide anche al
restauro e alla ridoratura degli altari. L’altare maggiore, consacrato
nel 1722, è caratterizzato dal contrasto del colore verde dello sfondo
con la doratura dei fregi e delle colonne tortili, percorse da tralci e
fogliami. La parte centrale, sovrastante la mensa, presenta, disposti su
tre livelli sovrapposti, altrettanti bassorilievi dipinti, affiancati da
coppie di statuette di santi: dal basso verso l'alto, troviamo raffigurati
il combattimento di san Giorgio contro il drago, l'Assunzione della
Vergine, il Padre Eterno benedicente. L’altare è probabilmente opera
degli artisti valsesiani Gilardi. A Giovanni, Giovanni Battista e Giacomo
Antonio Gilardi sono attribuiti un ampliamento dell'altare e la
decorazione della poutre de gloire col monumentale Crocifisso, eseguiti
nel 1742.
L'altare coram populo, installato nel 1967, in conformità alle norme
emanate
dal Concilio Vaticano II, è opera dell'artista Moroder di Ortisei. Dei
due altari laterali, quello della navata destra, dedicato a sant'Antonio
abate, è stato realizzato nello stesso periodo e dagli stessi autori
dell'altare maggiore. L'altare della navata sinistra è dedicato alla
Vergine del Rosario, che compare nella nicchia centrale attorniata da
quindici formelle tonde con i bassorilievi dei Misteri. Quest'altare
(1835) appartiene a una fase importante di abbellimento della chiesa,
commissionata allo scultore Giacomo Baldarelli, cui si deve, oltre
all'opera predetta, il pulpito ottagonale di noce – sui pannelli è
raffigurata la leggenda di san Giorgio, sul dossale il Buon Pastore –
(1837), la porta a bussola d'ingresso e la tribuna per la cantoria, sulla
cui balaustra sono le immagini degli Apostoli, con al centro l'allegoria
della Religione. Queste ultime due opere, iniziate nel 1841 dal Baldarelli,
furono ultimate nel 1844 per mano dello scultore
Giacomo Molino. Accanto all'ingresso, sul lato sinistro, si trova
il fonte battesimale, opera dei fratelli Del Ponte. Sullo sportello è
raffigurato il Battesimo di Gesù. |
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Issime
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Parrocchia
di San Giacomo www.chiesacattolica.it
Altare maggiore.
È soltanto con la costruzione dell'altare
che irrompe il gusto caratteristico dell'epoca. Realizzato tra il 1698
e il 1700 dai fratelli valsesiani Giovanni
e Giuseppe Gilardi di Compertogno, è l’opera più importante
della chiesa e uno dei più pregevoli monumenti barocchi presenti in Valle
d'Aosta. Sembra voler riprodurre una facciata di cattedrale gotica.
Per eleganza di forme, armonia di linee, perfezione di intaglio, ricchezza
di ornato, non ha nulla da invidiare alle opere prodotte da più noti
artisti del barocco tedesco. Realizzato in legno di abete nelle parti di
falegnameria e in pino cembro nelle parti scolpite, è ornato da ben 182
statue. È stato dorato e laccato tra il 1700 e il 1709. Coeva all'altare
e attribuita agli stessi artisti è la trave dell'arco trionfale (poutre
de gloire), all'ingresso del coro. È sormontato dal Crocifisso;
ai piedi della croce è inginocchiata la Maddalena, ai lati la Madonna
Addolorata e S.Giovanni. Sotto, due angeli sostengono un cartiglio con la
scritta: Ecce quomodo amabat (Ecco come amava). |
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Lillianes
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Chiesa
parrocchiale di San Rocco
www.comune.lillianes.ao.it
Per l' aspetto architettonico è di particolare interesse la
prima chiesa parrocchiale, costruita su una antica cappella del 1490, fu
consacrata dal vescovo di Aosta
Luigi Martini il 17 luglio 1614. Aveva forma rettangolare, a una sola
navata, con una superficie di circa 70 mq, con l' altare rivolto ad est,
verso il paese. Quasi contemporaneamente iniziò la costruzione del
campanile, terminato nel 1617. Nel corso degli anni successivi vi furono
parecchi lavori di manutenzione con l' ultimo importante intervento dopo
il terremoto del 18 giugno 1968 quando le lancette si fermarono alle ore 7
e minuti 28 del mattino. Il campanile che oggi ancora ammiriamo è quello
originale, con la parte in muratura alta circa 11 metri, sormontata dalla
freccia ottagonale e 4 piccoli pinnacoli. Alla base del campanile, fin
dall' inizio della istituzione della parrocchia, venne costruita una
"crotte" con funzione di sacrestia; la si chiamò "le
secret".
Con il passare degli anni la chiesa risultava piccola e, nel 1723, si
decise la costruzione di una nuova. Il reperimento dei fondi prima e la
costruzione poi durarono parecchi anni. La nuova chiesa venne consacrata
14 maggio 1755 dal vescovo Pier Francesco de Sales. Particolare attenzione
merita l' altare maggiore, vero capolavoro di scultura in stile
barocco, realizzato dallo scultore
J.B. Gilardi e figlio Giuseppe, di Campertogno, in Valsesia, tra il
1763 e il 1770. Oltre all' altare maggiore nella chiesa vi sono 4
altari laterali, dei quali tre erano già presenti nella chiesa antica,
mentre il quarto, dedicato alle anime del purgatorio, venne costruito con
la chiesa nuova. Entrando in chiesa e guardando l' altare maggiore,
troviamo sulla sinistra l' altare delle "Anime del Purgatorio" e
quello di "Nostra Signora di Pietà" o "dei Sette
Dolori", mentre sulla destra, troviamo l' altare di "San
Giuseppe e Sant' Erasmo" e quello di Nostra Signora del
Rosario".
Gli stessi scultori Gilardi
eseguirono altre opere all' interno della chiesa, in particolare: la balaustra
del coro, "in legno intagliato, con ventuno colonnine e
quattro mezze colonnine e tre putti sorreggenti capitelli", e il pulpito,
"in noce, con nei pannelli cinque statue in legno intagliato: S.
Rocco ed i quattro Evangelisti, in nicchie, divise da fregi e fiori,
sormontati da cherubini. Attorno al baldacchino drappeggi con mazzi di
fiori e, sopra, tra nubi e raggi, le Tavole della Legge". |
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Morgex
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Parrocchia
di Santa Maria Assunta www.chiesacattolica.it
In fondo alla navata destra è collocato l'altare di Vuillerme de Léaval:
in origine dedicato alla Ss. Trinità e agli apostoli Filippo e Giacomo,
cambiò titolo in occasione del riconoscimento ufficiale del culto del
beato (1877). Era stato rifatto completamente nel 1771 ad opera del
valsesiano Giovanni Battista Gilardi. La tela fu dipinta nel 1877
dai fratelli Artari di Verrès. |
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Altri
luoghi
(Foto non disponibili)
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Challant-st
Victor. Parrocchia di Saint Victor www.chiesacattolica.it
L’altare maggiore presenta una bella tela seicentesca con l'Assunta;
quello dello Spirito Santo lo splendido gruppo scultoreo della Vergine con
gli Apostoli; quello del Rosario le statue dell'Annunciazione e la tela,
con stemma dei Masu, della Vergine del Rosario con san Domenico e santa
Caterina da Siena; quello di san Rocco fu trasportato nella chiesa nel
1787 dalla cappella in rovina risalente al 1631; quello di sant’Antonio
abate è opera, nel 1740,
dello scultore Giovanni Gilardi.
Chambave.
Parrocchia di San Lorenzo www.chiesacattolica.it
La
chiesa possiede al suo interno i seguenti altari: a sinistra, l'altare dei
santi Nicola e Maria Maddalena e della SS. Trinità (detto di S. Antonio
da Padova); l'altare dei santi Antonio abate e Giuseppe; a destra, quello
dei santi Rocco e Sebastiano (detto di S. Teresa del Bambino Gesù) e
quello della Vergine del Rosario.Questi altari,
di buona fattura, sono opera principalmente degli scultori valsesiani
Boso e Gilardi
(fine secolo XVIII).
Quelli del Rosario e dei santi Rocco e Sebastiano sono adorni di due
preziose tele, datate 1623, del celebre Vincenzo Costantino, di Biella,
pittore di corte del duca Carlo Emanuele I di Savoia. Nella
sacrestia è invece conservato un busto reliquiario di san Lorenzo (XIX
sec.), opera dello scultore
Molino.
Valpelline.
Parrocchia di San Pantaleone www.chiesacattolica.it
Conserva una grande statua quattrocentesca di sant'Antonio abate,
appartenente a una tipologia piuttosto comune nella regione. Di fianco, l'altare
dedicato al santo taumaturgo, con colonnine scanalate dipinte a finto
marmo, attribuito agli scultori valsesiani Giuseppe Antonio Broccio
e Giuseppe
Andrea Gilardi (1813). Nella tela sono raffigurati, ai piedi
della Vergine Addolorata, i santi Bernardo d'Aosta, Antonio abate e
Sebastiano.
Nus.
Parrocchia di san Berthelemy
www.comune.nus.ao.it
Molti lavori furono
eseguiti anche sugli arredi della chiesa. Già nel 1771 Joseph-Antoine
Gilardi di Campertogno, membro di una famiglia distintasi in
Valle per interventi sugli altari, dopo aver prestato la sua opera,
protestava per non essere stato ancora pagato e richiedeva il versamento
del pattuito prima del suo ritorno nella parrocchia natale. Un suo
discendente, Jacques
Gilardi, firmò una quietanza per il pagamento di una doratura
eseguita intorno al 1830 al tabernacolo della chiesa. Nel 1838 l’altare
maggiore vide l’intervento del falegname Certan, che vi dedicò undici
giorni, e ancora lo stesso altare nel 1898 fu restaurato dal falegname
Pellissier, che impiegò venti giorni per portare a compimento la sua
opera. Tra il 1910 e il 1914 lo scultore
Cengo provvide a decorare ulteriormente gli altari secondo il gusto del
tempo.
Chesallet.
Sant’Eustachio
www.comune.sarre.ao.it
L'altare
maggiore ligneo, con al centro una tela raffigurante la Vergine con il
Bambino e i santi Antonio, Giuseppe, Giovanni Evangelista ed Eustachio
santo patrono di Chesallet festeggiato il 20 settembre fu realizzato nel 1811
dagli scultori valsesiani Giuseppe Antonio Broccio e Giuseppe
Antonio Gilardi.
Roisan.
Chiesa Parrocchiale
www.regione.vda.it/amministrazione/
giunta/risultatiis012
Sono stati restaurati due dipinti su tela della cappella di Closellinaz,
raffiguranti Madonna in trono con Bambino e Santi
e l'altare ligneo policromo facente parte del museo parrocchiale,
attribuito a Giuseppe
Gilardi 1817 (Importo lavoro: lire 7.500.000).
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