GILARDI Giuseppe
Incisore e xilografo (Campertogno 1846-1924) fratello di Pier Celestino, discendente da varie generazioni di scultori in legno (si veda la genealogia semplificata degli artisti Gilardi).
Ad otto anni incominciò a frequentare lantica scuola di disegno di Varallo e quasi contemporaneamente il laboratorio Barolo di scultura.
Passò poi per qualche tempo a Parigi e quando a Torino, presso lAccademia Albertina, fu aperta una scuola di incisione in legno, egli vi si recò e vi rimase quattro anni sotto la guida dellincisore Giuseppe Saivioni.
Fu poi a Milano e quindi nuovamente a Torino collaborando allUniverso Illustrato diretto dal Treves.
Nel 1875 recatosi a Parigi vi dimorò per una ventina danni, dandosi ad unintensa attività, esponendo frequentemente ed ottenendo ogni volta alti riconoscimenti, come già in Italia.
Si distinse tra i più abili xilografi del tempo e fu conteso e ricercato. Molte sue xilografie vanno sotto il nome di altri, come Pannemaker e Méaulle.
Lopera del Gilardi comprende due categorie di incisioni: riproduzioni di opere celebri e ritratti. La prima serie più ricca e varia, laltra più scarsa ed in prevalenza degli ultimi anni, quando, ritiratosi in patria, la vista cominciava a venir meno.
Tra le numerose xilografie le più celebri sono: Fabiola, Vittoria Colonna, Poesia antica, Santa Caterina (del Tiepolo), Lauretta, la Gioconda (1915), forse il suo capolavoro, per precisione ed efficacia, riprodotta quasi a dimensioni naturali, il Filippo IV di Spagna dal Velasquez, il Borgomastro olandese di Flink, il Cristo del Morot, i Tre figli di Carlo dinghilterra del Van Dyck, il ritratto di Giuseppe Verdi, quello di Cossouth, del Signor Carrara ecc...
Il Gilardi non fu però un abile copista o un valentissimo artigiano, ma seppe esprimere nei suoi lavori la sua schietta personalità con un forte e vigoroso tratteggio, imprimendo un senso di potente energia, come si può vedere nelle opere La festa del nonno, La Poesia antica ed in vari ritratti.
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