Con i suoi 231 metri
il "pennone" sopra il
grattacielo di Porta Nuova
è il tetto della città
Ormai è tutto pronto per
"Spire", la guglia di 80 metri che si appresta a
diventare
il punto più alto dello Skyline della Milano di
Expo 2015.
Sabato 15 ottobre 2011 con un'acrobatica operazione compiuta via elicottero, sono stati issati i secondi 40 metri di acciaio sopra al basamento della guglia già fissato con la gru nel mese di luglio. Il compito, davvero spettacolare, ha richiesto la chiusura del traffico nelle vie limitrofe alla struttura (anche nel tunnel che conduce alla stazione di Porta Garibaldi) per alcune ore, durante il lasso di tempo in cui gli elicotteri sono stati in aria.
Rivestita per un 10% da vetri e per un 90% da lamiere perforate (il rivestimento misura complessivamente 1.200 metri quadrati) la struttura ideata da Cesar Pelli non solo è il nuovo tetto della città con i suoi 231 metri, ma è visibile anche a una distanza di 60 chilometri, ad esempio dalle montagne lecchesi. Il pennone ha una funzionalità puramente estetica.
Dopo anni di lavoro sono stati certificati tutti i materiali e tutte le modalità di costruzione: al progetto hanno partecipato molte realtà aziendali in sinergia (Se-vai, Set, Project, Mori e Cdc) con grandi sforzi e studi approfonditi su fattibilità e sicurezza.
Con questa guglia il
grattacielo di diventa l'edificio più alto d'Italia |
|
. |
.
Porta Nuova skyline: il verde
firmato dalle star
Edifici
che risparmiano acqua ed energia con un parco da 85.000 m2
PORTA NUOVA Un sistema ciclopedonale di oltre 160.000 metri quadrati tra aree verdi, piazze e ponti.
Un parco di 85 mila
metri quadrati,
futuro terzo polmone verde di Milano.
In mezzo, il quartier generale Unicredit (tre palazzi di Cesar
Pelli su una piazza con fontana prosciugabile), decine di negozi,
passerelle sopraelevate e 400 appartamenti in vendita.
Sono alcune cifre del megaprogetto Porta Nuova, 290.000 metri quadrati che stanno sorgendo sulle ceneri del vecchio snodo ferroviario e su quelle dell'ex Lunapark delle Varesine.
Il complesso, firmato da alcuni degli architetti più noti del pianeta (oltre a Pelli-Clare, anche Boeri Studio e Kohn-Pedrsen-Fox), è pensato per mettere in cominicazione i quartieri Garibaldi, Varesine e Isola.
Un percorso unico da piazza XXV Aprile a via De Castilla parte da Corso Como, si inerpica fino alla piazza del Podio (quella formata dagli edifici Unicredit), continua sul tetto del tunnel di Garibaldi (dove ci sarà la fermata della metropolitana M5) e finisce nel verde del parco.
Il progetto da 2 miliardi di Euro comprende anche il Bosco Verticale, due torri su via Confalonieri (quasi
completate, 18 piani la prima, 26 la seconda) che ospiterà,
negli 8.900 metri
quadrati di terrazzi, oltre mille tra piante e cespugli.
Nel complesso sorgerà (nel 2012) il Museo della Memoria.
I 25 edifìci (di cui 17 residenziali) hanno la ecocertificazione LEED Gold: consumeranno il 30% in meno di acqua e il 20% di energia, a prezzi però non popolari: dai 6.500 Euro/m2 per i piani bassi agli oltre 10.000 per gli attici.