Duomo - Statua della Libertà
La statua, che si trova sul lato sinistro del balcone e più precisamente sopra il portone centrale del Duomo, risale al 1810 e fu realizzata da Camillo Pacetti che le diede il nome “La Legge Nuova”.
Le similitudini tra la Statua della Libertà di Milano e quella d’oltreoceano sono davvero molte e, proprio per tale ragione, c’è fondato motivo di credere che Frederic Auguste Bartholdi si sia ispirato a “La Legge Nuova”, creata proprio dal Pacetti in età napoleonica, per la creazione della ben più alta Statua della Libertà collocata a New York.
Le analogie sono numerose: innanzitutto entrambe le statue reggono nella mano destra alzata una torcia, oltre a presentare il capo cinto da sette raggi (che rappresentano i sette mari). La Statua della Libertà di New York inoltre porta in mano delle tavole, che sono presenti anche nella statua posta accanto alla cosiddetta “Legge Nuova”.
Sulla stessa balconata del Duomo si trova infatti anche un’altra statua, intitolata “La Legge vecchia” (si dice che rappresenti Caifa).
La cosa più straordinaria è che, qualora le si guardi attentamente, è possibile notare come la combinazione dei dettagli di queste due statue riproducano in maniera esatta la Statua della Libertà di New York.
In molti hanno parlato di “plagio” e, a tal proposito, ognuno presenta le proprie differenti teorie. È un fatto, però, che “La Legge Nuova” fu costruita 70 anni prima di quella che è diventata il simbolo di New York.