Cappella Portinari - Arca di san Pietro martire (1)

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Al centro della cappella Portinari in Sant’Eustorgio si trova l’arca di san Pietro da Verona martire, capolavoro di Giovanni di Balduccio da Pisa eseguito in marmo di Carrara tra il 1336 e il 1339.

L’arca fu commissionata dai frati domenicani, con la partecipazione di Azzone Visconti, ed era destinata a conservare le spoglie di san Pietro martire.

Fu posta inizialmente nella navata sinistra della chiesa e, nel 1736, fu spostata nel coro della cappella Portinari. Solo nel 1875 venne sistemata nell’attuale collocazione.

L’arca è formata da un sarcofago, con otto formelle con storie del santo, intervallate da otto figure di santi (i quattro padri della Chiesa agli angoli, sant’Eustorgio, san Tommaso, san Pietro e san Paolo), sorretto da otto statue raffiguranti virtù.

Sopra il coperchio è posto un tabernacolo cuspidato che racchiude la statua di Maria Vergine, san Domenico e san Pietro martire. Nella parte inferiore del coperchio, decorato con figure di santi, vi sono otto statuette raffiguranti i cori angelici.

L’impianto iconografico è molto complesso. Gli otto rilievi sui quattro lati della cassa raffigurano episodi della storia di San Pietro e alcuni miracoli, secondo un andamento cronologico.

A partire dal lato posteriore si vede il Miracolo del muto, il Miracolo della nube e la Guarigione dell’infermo e dell’epilettico; sul fianco sinistro il Martirio del santo; sul lato di fronte all’ingresso della cappella i Funerali del santo, la Canonizzazione e il Miracolo della nave; sul fianco destro la Traslazione del corpo.

E’ probabile che in alcuni rilievi della cassa sia intervenuta la bottega di Giovanni di Balduccio, che è sicuramente autore delle figure isolate o a tutto tondo, come la Giustizia e della Prudenza qui raffigurata come una donna con due facce.

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