Cronologia di Milano
ca. 10.000 anni fa
La tradizione tramandata da Tito
Livio attribuisce la fondazione di Milano ai Celti di
Belloveso.
Le scoperte archeologiche portano a credere che Milano sia sorta
a poco a poco da un piccolo villaggio, molto tempo prima della
venuta dei Galli, forse ad opera degli Insubri
600 a.C.
All'arrivo degli Etruschi gli Insubri fuggono
396 a.C.
I Celti varcano le Alpi, sbaragliano gli Etruschi a Melpum (forse Melzo) e si insediano al centro della Pianura Padana
222 a.C.
I Romani, dopo aver sconfitto i Galli a Clastidium (Casteggio), assediano e conquistano Milano
49 a.C.
Milano si trasforma in municipium.
Fioriscono il commercio e l'artigianato. La città ha un teatro,
un foro, una zecca, un circo, templi, un edificio termale
293
L'imperatore Diocleziano instaura
la tetrarchia e Milano viene scelta da Massimiano Augusto come capitale dell'Impero Romano
d'Occidente.
Assume il nome di Aurelia
Augusta Mediolanum,
viene cinta da nuove mura e abbellita con nuovi edifici
52
Arriva a Milano da pellegrino Barnaba. Conficca il bastone in un masso nella boscaglia di fronte a Porta Argentea (oggi Porta Ticinese), oggi conservato nella chiesa di S. Maria al Paradiso. Inizia la sua predicazione tra i viandanti; al suo passaggio tutte le statue degli dèi pagani vanno in frantumi. Le autorità permettono che egli continui la sua predicazione. Viene ricordato come il protovescovo di Milano. Dopo sette anni lascia la carica al suo discepolo Anatalone. Il cristianesimo inizia così a diffondersi nella città. Presto, però, iniziano anche le persecuzioni e i martiri. La Chiesa milanese diventa sempre più potente
313
Costantino promulga un editto con cui concede piena libertà di culto ai cristiani e restituisce al clero le sue proprietà
355
Costantino II proibisce tutti i culti pagani
369
Arriva a Milano Ambrogio per svolgervi le funzioni di magistrato. La città è divisa dal conflitto fra ariani e cristiani, che sfocia in veri e propri tumulti alla morte del vescovo Aussenzio.
374
Riunita nella Basilica Nova, la
popolazione acclama Ambrogio, presente in qualità di
responsabile dell'ordine pubblico, vescovo. Egli riceve il
battesimo, viene ordinato prete e il 7 dicembre consacrato
vescovo di Milano. Con lui finisce il paganesimo e l'arianesimo
riceve un duro colpo.
Ambrogio fa
erigere numerosi luoghi di culto, tra cui la Basilica ad Martyres
(oggi S. Ambrogio), la Basilica degli Apostoli (S. Nazaro) e la
Basilica delle Vergini (S. Simpliciano)
390
L'imperatore Teodosio è costretto a chiedere pubblicamente perdono per un grave massacro perpetrato a Tessalonica
391
Teodosio proibisce tutti i culti pagani
397
Muore Ambrogio. Viene sepolto nella Basilica ad Martyres, che prende poi il suo nome
402
I barbari varcano le Alpi e la capitale dell'Impero Romano d'Occidente viene trasferita a Ravenna. Commercio e industria milanesi ne risentono pesantemente.
476
Gli Unni, guidati da Attila, invadono la Pianura Padana, espugnano e saccheggiano Milano. Tramonta l'Impero Romano d'Occidente. Sono anni di miseria e di confusione.
493
L'Italia passa nelle mani dei Goti di Teodorico. Milano si è ripresa, soprattutto grazie al medico Lorenzo, che ha coordinato la ricostruzione della città, facendo erigere molti luoghi sacri, tra i quali la Basilica dei Santi (oggi San Babila) e il primo nucleo dell'Arcivescovado.
539
Allo scoppio della guerra goto-bizantina la popolazione caccia dalla città i Goti. Il re goto Vitige invia contro Milano un esercito che la assedia per 6 mesi, costringendola alla resa senza condizioni. La città viene rasa al suolo e la popolazione sterminata
533
La guerra finisce con la vittoria dei Bizantini. Milano viene restaurata dal generale Narsete, ma è ormai ridotta a un misero e insignificante villaggio
568
L'Italia settentrionale viene invasa dai Longobardi
569
Milano cade in mano ai Longobardi.
Pavia resiste fino al 572 e quando si arrende viene scelta come
capitale.
Milano diventa capitale di uno dei 36 ducati in cui i Longobardi
dividono il territorio conquistato. Il duca stabilisce la sua
dimora nella Curs Ducis (oggi Cordusio).
I Longobardi
si fondono con la popolazione locale.
Artigiani e mercanti si
riprendono, mentre dopo le carestie, le epidemie e le guerre le
campagne rimangono in stato di abbandono. Nasce la consorteria
dei maestri comacini, composta da imprenditori edili,
capomastri, architetti, muratori, che lascia un'impronta
nell'architettura lombarda, ma anche europea
I Longobardi
dominano per 206 anni.
774
L'ultimo re longobardo, Desiderio, viene sconfitto da Carlo Magno e gli cede il trono.
814
Muore Carlo Magno e il suo impero si disgrega in pochi decenni. E' il periodo dell'anarchia feudale.
868-881
A Milano emerge l'arcivescovo Ansperto da Biassono, che accentua l'autonomia della Chiesa milanese nei confronti del papato. A lui si deve la costruzione della chiesa e del monastero di San Satiro, dell'omonimo ospedale, l'ampliamento e il rafforzamento delle mura. La città si ingrandisce e cresce la sua importanza. Acquista la Val Blenio e la Valle Leventina; attraverso questi valichi può svolgere un intenso traffico commerciale.
983
Sono anni bui. La città viene
spopolata da una pestilenza e tiranneggiata da Bonizone,
che la trasforma in una sorta di proprietà personale. Sembra che
l'intera città insorga e giustizi il despota.
L'arcivescovo, in cambio della pace, promette ai cittadini nobili
tutte le pievi della diocesi (cioè i territori delle
parrocchie) a titolo di feudo. I nobili accettano e lo
riaccolgono in città. Milano viene divisa in quartieri detti porte.
Ogni porta ha il suo feudatario capitaneo.
La città è costituita prevalentemente da case in legno, da
pochi edifici in muratura, molte chiese e monasteri, un
arcivescovado e un'imponente cerchia di mura.
1018
Viene nominato vescovo Ariberto d'Intimiano. Con lui avviene la consacrazione del
potere temporale della Chiesa milanese.
L'imperatore Corrado II il Salico pone fine alle controversie tra
vassalli e valvassori con la Constitutio de Feudis, che
sancisce l'ereditarietà dei feudi minori.
I borghesi, guidati da Lanzone da Corte, rivendicano i loro
diritti politici e riescono a scacciare i nobili dalla città.
Dopo 2 anni viene ristabilita la pace.
1045
Muore Ariberto.
Contro l'alto clero e la nobiltà nasce il movimento dei patarini,
che propugna una riforma radicale della Chiesa. Sul piano
religioso, non si verificano cambiamenti di rilievo, mentre su
quello politico dà un duro colpo alla feudalità, privandola di
buona parte del potere.
Si forma una nuova aristocrazia, che si organizza in consorzi per
difendere i propri privati interessi. I rappresentanti dei vari
consorzi, detti consoli, si impongono come corpo
amministrativo accanto all'arcivescovo e allargano la loro
influenza.
Nasce
il Comune.
1151
Inizia una vasta opera di bonifica
delle acque che fluiscono dalle Alpi, con la costruzione di due canali,
derivati rispettivamente dall'Adda e dal Ticino, chiamati il
primo Nuovo Adda e poi Muzza, il secondo Ticinello.
Quest'ultimo è il primo canale navigabile del mondo moderno.
Viene prolungato fino a Trezzano e poi fino a Milano e da allora
assume il nome di Naviglio Grande
1158
L'imperatore riconosce giuridicamente il consolato
1152
Diventa imperatore del Sacro Romano Impero Federico "il Barbarossa". Milano è al culmine del suo splendore
1158
Il Barbarossa cala in Italia con
un forte esercito e cinge d'assedio Milano, rea di usurpare
l'autorità imperiale. Dopo un mese, la città, dilaniata dalle
epidemie, si arrende.
Qualche mese dopo, a Roncaglia, viene decretata la fine
della libertà comunale. Milano non si sottomette e
scaccia i nunzi imperiali.
1161
Inizia il secondo assedio di Milano, che, dopo sette mesi, stremata, si arrende senza condizioni. La città viene evacuata e distrutta
1164
Nasce la Lega della Marca Veronese
1167
Nasce la Lega Lombarda (Cremona, Mantova, Bergamo e Brescia). I Milanesi rientrano nella città, ridotta ormai ad un cumulo di macerie, e iniziano la ricostruzione
1176
Il Barbarossa torna in
Italia e si scontra con l'esercito della Lega Lombarda, che gli
infligge una dura sconfitta. Milano ottiene il riconoscimento
dell'egemonia sul contado e del consolato.
Ormai è una delle città italiane più importanti e popolose.
L'economia è fiorente e la città è nelle mani di una nuova
potente aristocrazia mercantile e imprenditoriale. Il lavoro è
organizzato in arti, corporazioni che riuniscono
imprenditori e manovali
1186
Viene istituita la carica di Podestà, per avere un governo al di sopra delle parti. Il primo podestà è il piacentino Uberto Visconti
1201
L'ordine religioso degli Umiliati,
costituito dagli artigiani lanaioli per sottrarsi allo
sfruttamento, con sede nell'attuale palazzo di Brera, ottiene l'approvazione papale.
Milano continua a espandersi. I conflitti interni crescono fino a
sfociare in violenti scontri fra i vari ceti
1228-1233
Viene costruito il Broletto Nuovo, dove trovano sede uffici pubblici e tribunali; la sede politica diventa così anche fisicamente staccata dalla sede religiosa
1226
Viene rifondata la Lega Lombarda, tra Milano, Bologna, Mantova, Vicenza, Padova e Treviso, per opporsi alle mire dell'imperatore Federico II sull'Italia settentrionale
1237
L'esercito della Lega viene
sbaragliato a Cortenuova, ma negli anni seguenti i milanesi
sconfiggono a più riprese l'imperatore.
Continuano, però, le lotte interne; le istituzioni comunali
vanno in crisi e la città è preda di veri e propri dittatori,
come Napo
della Torre
1266
Napo della Torre ordina il primo censimento della popolazione di Milano, da cui risultano presenti 19.000 famiglie
1271
Napo della Torre fa ripulire e lastricare tutte le strade di Milano
1273
L'imperatore Rodolfo d'Asburgo
conferisce a Napo della Torre il Vicariato Imperiale, che gli
consente di esercitare il potere sovrano, imporre tasse,
esercitare la giustizia, dichiarare guerre.
La carica comunale e quella imperiale unite costituiscono di
fatto la Signoria
1277
Napo della Torre viene sconfitto a
Desio dall'arcivescovo Ottone Visconti. Alla notizia della disfatta il popolo milanese si
schiera dalla parte del vincitore, saccheggiando e distruggendo
le case dei Torriani.
Il potere passa all'arcivescovo e ha inizio la Signoria
Viscontea, che dura più di un secolo e mezzo
1287
Il pronipote dell'arcivescovo, Matteo, viene eletto Capitano del Popolo e l'anno seguente podestà
1288
Bonvesin da la Riva (così
chiamato dalla ripa di porta Ticinese, dove risiede a lungo)
scrive un trattato intitolato "De magnalibus Mediolani"
(Le meraviglie di Milano), che offre un quadro abbastanza preciso
della città all'inizio della Signoria Viscontea.
Le opere "volgari", cioè non in latino, di questo
autore sono anche le prime testimonianze del dialetto milanese
1294
Arriva il riconoscimento ufficiale con l'attribuzione del Vicariato Imperiale
1295
Muore Ottone
1302
Matteo deve fuggire dalla città per l'ostilità dei nobili che ha osteggiato; i Torriani rientrano a Milano dopo 25 anni di esilio; otto anni dopo, Matteo si riappropria del potere e le case dei Torriani vengono saccheggiate e distrutte
1322
Matteo Visconti muore lasciando il potere al primogenito Galeazzo, il quale finisce col cadere imprigionato ad opera dell'imperatore Ludovico il Bavaro
1329
L'imperatore vende il Vicariato
Imperiale al figlio di Galeazzo, Azzone, che si riconcilia con il Papa ed estende la sua
signoria su altre città (Novara, Como, Lecco, Lodi, Crema e
Brescia).
Abbellisce la città, facendo costruire chiese e palazzi, tra cui
la chiesa di S. Gottardo, col campanile munito di orologio che
batte le ore (il primo in Milano), e ordina la fortificazione e
l'abbellimento delle mura della città.
1339
Azzone muore senza lasciare figli. Vengono proclamati Signori Generali di Milano gli zii Luchino e Giovanni, figli di Matteo. Luchino continua l'opera del nipote a favore della città e del popolo, crea nuove fabbriche e fa rinascere l'agricoltura.
1349
Luchino muore e il Consiglio Generale affida l'ereditarietà del potere nelle mani dei Visconti, e l'arcivescovo Giovanni diventa Signore di Milano. Acquista le città di Bologna e Genova.
1354
Muore Giovanni, e Milano e il suo
territorio vengono divisi in tre parti fra i nipoti Matteo,
Bernabò e Galeazzo II.
Matteo muore dopo un anno, Galeazzo si ritira a Pavia, e il
potere resta nelle mani di Bernabò,
che lo esercita in maniera ambiziosa e crudele, attirandosi
l'odio del popolo.
Galeazzo II fa costruire il Castello "di porta Giovia"
1359
Inizia la costruzione del Navigliaccio o Naviglio di Pavia
1378
Muore Galeazzo II e gli subentra il figlio Gian Galeazzo, che nel giro di sette anni riesce a strappare il potere allo zio Bernabò e a farlo arrestare.
1386
Inizia la costruzione del Duomo sull'area in cui sorgevano la Basilica di
S. Tecla e poi la Basilica di S. Maria Maggiore.
Lo Stato Visconteo prospera e diventa, dopo il Regno di Napoli,
la più potente Signoria italiana.
1395
Lo Stato, che comprende ben 28 città, viene eretto a Ducato dall'imperatore Venceslao
1402
La peste dilaga e
miete migliaia di vittime, tra le quali lo stesso Gian Galeazzo.
Lo Stato viene diviso tra i suoi due figli, Giovanni Maria
e Filippo Maria, ma di fatto retto dalla duchessa Caterina, che
muore nel 1404.
Milano rimane per molti anni in preda al caos, tra la popolazione
serpeggiano malcontento e disperazione.
1412
Giovanni Maria viene ucciso da una congiura di nobili e il ducato finisce nelle mani di Filippo Maria, che lo ricostruisce con l'astuzia, la diplomazia e la violenza
1447
Muore Filippo Maria, lasciando una
Milano ricca e fiorente. Milano insorge e alcuni nobili
intellettuali sostenuti dal popolo proclamano l'Aurea
Repubblica Ambrosiana. Il potere viene assunto da 24 Capitani
e Difensori della libertà di Milano, che lo detengono per 30
mesi.
Sorgono subito molte gravi difficoltà, all'interno e
all'esterno, Francesco
Sforza prende
d'assedio la città, attendendo che capitoli per fame, come
avviene.
1450
I Milanesi acclamano Signore di
Milano Francesco
Sforza, che si fa subito
benvolere per la sua generosità e magnanimità. Segue un periodo
di prosperità, finché la città viene colpita da una nuova
pestilenza, in cui muoiono oltre 30.000 persone, e poi dalla
carestia.
Il nuovo duca
persegue una politica saggia: si impegna per
rappacificare l'Italia, abbellisce la città, facendo costruire
la Ca' Granda, poi Ospedale Maggiore (1456), e il Naviglio della
Martesana, detto anche Naviglio Piccolo (1460), progettato da
Leonardo per collegare Milano all'Adda e al lago di Como.
1466
Muore Francesco e il ducato viene ereditato dal figlio Galeazzo Maria, che opprime il popolo con le tasse e si disinteressa degli affari politici
1476
Una congiura di patrizi uccide
Galeazzo Maria. Viene proclamato duca il figlio primogenito Gian
Galeazzo, che ha solo 6 anni. A detenere il potere è di
fatto Ciccio Simonetta, segretario di Stato, che, però si
procura molti nemici e viene osteggiato da Bona di Savoia,
madre e tutrice di Gian Galeazzo.
Della situazione approfitta uno dei fratelli del defunto Galeazzo
Maria, Ludovico,
detto "il Moro", che riesce a farsi affidare la tutela del bambino e
lo confina nel castello di Abbiategrasso. Diventa così il
padrone effettivo di Milano.
1482
Arriva a Milano Leonardo da Vinci, presentandosi alla corte di Ludovico come maestro di lira, inventore di marchingegni bellici e architetto. Rimane a corte fino al 1499
1489
Il duca Gian Galeazzo sposa Isabella d'Aragona, nipote del re di Napoli Ferdinando
1491
Ludovico il Moro sposa Beatrice d'Este, figlia del duca di Ferrara, Ercole I. Nasce il figlio di Gian Galeazzo e Isabella, Francesco
1494
Re Ferdinando muove in armi contro
Milano, ma il Moro convince il re di Francia Carlo VIII a
scendere in Italia con un forte esercito per fronteggiarlo.
Mentre Carlo VIII e il Moro marciano verso Napoli, muore Gian
Galeazzo. Ludovico rientra a Milano e si fa proclamare duca al
posto di Francesco
1495
Ludovico riceve l'investitura del
ducato dall'imperatore Massimiliano. Si fa promotore di una Lega
italiana contro Carlo VIII, divenuto ormai re di Napoli, e lo
costringe a riparare in Francia. Il ducato vive un periodo di
prosperità.
La città si abbellisce, Leonardo dipinge il Cenacolo (1494-1497), viene costruito il Lazzaretto
(1488).
1496
Ludovico prolunga il Naviglio della Martesana fino alle porte di Milano e ne decreta il congiungimento alla cerchia dei Navigli. Viene realizzato un grande bacino artificiale, detto tombon de san Marc, per il carico e lo scarico delle merci dai barconi
1498
Muore di parto la duchessa Beatrice
1498
Muore Carlo VIII, senza lasciare
eredi maschi. Gli succede Luigi XII d'Orléans, nemico di
Ludovico e pretendente al ducato di Milano.
Il Moro si ritrova isolato. Luigi XII muove alla conquista del
ducato con un colossale esercito. Il popolo insorge, esasperato
dalle esorbitanti gabelle.
1499
Ludovico fugge da Milano e l'esercito francese si impadronisce della città, che governa con prepotenza ed esosità. Il popolo insorge. Il Moro marcia verso Milano alla testa di un'armata di 15.000 uomini
1500
Milano accoglie tripudiante il duca. Arrivano i rinforzi dalla Francia e il Moro viene sconfitto e condotto prigioniero in Francia, dove rimarrà fino alla morte (1508). Luigi XII governa Milano
1506
Torna a Milano Leonardo da Vinci, che si pone al servizio dei dominatori francesi, trattenendosi fino al 1513
1512
Le truppe svizzere del cardinale di Sion, Matteo Scheiner, occupano Milano e sul trono viene messo un duca fantoccio, Massimiliano Sforza, figlio del Moro
1515
Muore Luigi XII e sul trono di
Francia gli succede Francesco I di Valois, che riconquista il
ducato di Milano sconfiggendo duramente gli svizzeri.
La città viene poi assediata dai lanzichenecchi dell'imperatore
Massimiliano, che vengono però sconfitti
1519
Muore l'imperatore Massimiliano e gli succede Carlo V, che arma un esercito e lo affida a Francesco Sforza per conquistare il ducato
1521
Francesco Sforza entra trionfalmente in Milano Uno scoppio di polveri provocato da un fulmine distrugge la torre centrale del Castello edificata dal Filarete
1524
Un'epidemia di peste uccide 80.000 milanesi
1525
Ritorna Francesco I, ma viene
sconfitto e fatto prigioniero da Carlo V.
Francesco II Sforza rientra a Milano, ma il ducato è ormai sotto
il potere spagnolo.
Il re di Francia riprende le ostilità contro Francesco II
1528
La peste riprende virulenza e spopola Milano e la Lombardia
1529
Francesco II e il re di Francia firmano la pace. Segue un periodo di ricostruzione e di prosperità
1535
Muore Francesco II senza lasciare
eredi e il ducato di Milano passa nelle mani della
monarchia spagnola:
Carlo V vi insedia dei governatori con vasti poteri
1545
Carlo V affida il feudo imperiale di Milano al figlio Filippo II. Alla città vengono imposti pesanti tributi per finanziare le spese militari
1546
Arriva il governatore Ferrante Gonzaga e i tributi si inaspriscono
1548
Inizia la ristrutturazione del Castello e la costruzione di una nuova cinta di mura bastionate
?
Carlo V lascia il potere, affidando la Spagna e annessi domini al figlio Filippo II e l'impero al fratello Ferdinando
1559
Francia e Spagna firmano la pace
di Cateau Cambresis, che sancisce la definitiva rinuncia francese
al ducato di Milano e il predominio spagnolo in Italia, che
durerà fino al 1715.
L'industria viene quasi completamente distrutta, a causa delle
tasse e della concorrenza; la proprietà fondiaria è nelle mani
di nobili ed ecclesiastici; la politica è caratterizzata da un
protezionismo esasperato; dilagano la disoccupazione, la
povertà, il contrabbando e la delinquenza
1565
Carlo Borromeo prende possesso della diocesi milanese, e con lui arrivano i Gesuiti e una ventata di intransigenza
1571
Carlo Borromeo sopprime l'ordine degli Umiliati a causa della degenerazione provocata dalle enormi ricchezze accumulate e dagli scandali
1576
Milano è sconvolta da una pestilenza, che uccide 17.000 persone
1584
Muore Carlo Borromeo
1595
Il cardinale Federico Borromeo, cugino di Carlo fa erigere la Biblioteca Ambrosiana
1628
Milano è colpita da una terribile carestia e scoppiano varie sommosse popolari, tra le quali la rivolta di S. Martino, descritta nei Promessi Sposi, con assalto ai forni
1629
A Milano arriva la peste, che miete più di 70.000 vittime, e si scatena la caccia all'untore, che ha tra le sue vittime Gian Giacomo Mora, che viene torturato e ucciso; la sua casa viene rasa al suolo e al suo posto viene eretta una colonna, chiamata "infame", in ricordo del fatto
1630
Nasce Carlo Maria Maggi, scrittore al quale si deve l'introduzione nel teatro e nella letteratura dialettale lombarda di Meneghino, la maschera che incarna la "razza ambrosiana", in seguito affiancato dalla compagna Cecca
1631
Muore il cardinale Federico
1659
Spagnoli e Francesi concludono la pace (trattato dei Pirenei). Il ducato di Milano rimane in mano alla Spagna e vive un periodo di isolamento che dura fino al 1689
1698
Arriva a Milano l'ultimo governatore spagnolo, don Carlo Enrico di Lorena
1700
Muore Carlo II e scoppia la guerra di successione spagnola tra austro-piemontesi e francesi
1706
Finisce il dominio spagnolo e il principe Eugenio di Savoia, comandante delle truppe austriache, fa il suo ingresso trionfale da Porta Ticinese e occupa Milano in nome dell'imperatore. Inizia la dominazione austriaca
1733
Carlo Emanuele di Savoia, alleato di Francia e Spagna, occupa Milano e la tiene per tre anni
1736
Con la pace di Vienna lo Stato di Milano torna all'Austria.
1740
Muore l'imperatore asburgico Carlo
VI, lasciando erede al trono la figlia Maria Teresa.
La Francia impugna l'atto di successione e dichiara guerra a
Maria Teresa
1745
Dopo la fuga degli austriaci, Milano accoglie l'infante di Spagna Filippo, che assume il titolo di "re di Lombardia"
1746
Ritornano gli austriaci
1748
La pace di Aquisgrana conferma la corona
imperiale a Maria Teresa e la sostanziale integrità dei domini austriaci.
Seguono 48 anni di pace e riforme: lotta contro i briganti;
riforma del vecchio catasto, che favorisce la trasformazione di
molte ville nobiliari in attive aziende agricole; affermazione
della borghesia produttiva; fioritura della cultura, con Giuseppe
Parini, i fratelli Verri,
Cesare Beccaria, Ludovico Muratori
1765
Maria Teresa nomina coreggente al trono il figlio Giuseppe e inizia l'opera di affrancamento dello Stato dall'ingerenza ecclesiastica, con la soppressione dell'ordine dei Gesuiti
1774
Viene posta la Madonnina sulla guglia più alta del Duomo
1775
Nasce a Milano Carlo Porta, che fa del dialetto il mezzo espressivo della grande poesia
1776
Dopo il rogo del teatro Ducale di Milano, situato nel cortile di Palazzo Reale, Maria Teresa decreta la costruzione di un nuovo teatro, detto "alla Scala"
1778
Viene inaugurato il teatro "alla Scala"; viene creata l'illuminazione notturna
1780
Muore Maria Teresa e Giuseppe
II rimane solo sul trono imperiale austriaco.
Scompare lo Stato di Milano, assorbito dalla monarchia asburgica
e denominato Lombardia austriaca
1785
Vengono assegnati nomi alle strade
e numeri civici alle case.
Nasce a Brusuglio Alessandro Manzoni
1790
Muore Giuseppe II e l'impero passa nelle mani di Leopoldo II, terzogenito di Maria Teresa
1792
Muore Leopoldo II e sale al trono Francesco II, col quale ha termine l'età delle riforme
1796
In Francia trionfa
la Rivoluzione; muore sul
patibolo Luigi XVI e viene proclamata la Repubblica. Un esercito
comandato da Napoleone Bonaparte scende in Italia ed entra a
Milano.
Viene istituita una nuova municipalità democratica. Napoleone
lascia Milano per riprendere le operazioni militari contro gli
austriaci. Viene costituita l'Amministrazione generale della
Lombardia con il compito di provvedere al versamento del
contributo alla Francia
1797
Napoleone rientra a Milano e crea la Repubblica Cisalpina
1799
Un esercito austro-russo dilaga
nella Pianura Padana e Milano accoglie gli austriaci come
liberatori. Con un colpo di Stato Napoleone riprende Milano.
Rinasce così la Repubblica Cisalpina e in onore del
liberatore Milano pone la prima pietra dell'atrio trionfale di
Porta Ticinese, ribattezzata Porta Marengo, dal luogo in cui
Napoleone ha conseguito la vittoria definitiva sugli austriaci
1800
Al seguito dell'esercito di Napoleone arriva a Milano Stendhal, che ne rimane affascinato e vi risiede per sette anni (1814-1821), scrivendo alcuni dei suoi capolavori
1802
Nasce la Repubblica Italiana, con la presidenza di Napoleone, vice-presidente il conte milanese Francesco Melzi d'Eril
1804
Napoleone assume il titolo di
"imperatore dei francesi".
Fervono i lavori nella città: viene ultimata la facciata del
Duomo, le case vengono munite di vetri, le strade vengono
pavimentate, le vie allargate, si costruiscono nuovi palazzi,
viene aperto il Naviglio Pavese.
Nel contempo, però, crescono le difficoltà finanziarie e i
malumori del popolo, si aggrava la crisi delle industrie locali.
1805
La Repubblica Italiana diventa Regno d'Italia e Napoleone si fa incoronare re, nel Duomo di Milano, con la corona ferrea dei re longobardi
1814
Dopo la disastrosa campagna di
Russia e la disfatta di Lipsia, Napoleone abdica.
Il 20 aprile a Milano esplode la rivolta; il 26 il commissario
austriaco Annibale Sommariva prende possesso di Milano in nome
delle grandi potenze coalizzate e il 28 l'esercito austriaco
entra in Milano da Porta Romana e il generale Bellegarde annuncia
alle popolazioni lombarde l'aggregazione all'impero austriaco.
Ben presto inizia a serpeggiare il malcontento.
Viene ultimato l'atrio
trionfale di Porta Ticinese e
l'iscrizione che doveva celebrare le vittorie di Napoleone viene
sostituita con la scritta "Paci populorum sospitae"
(Alla pace liberatrice dei popoli)
1818
Nasce "Il Conciliatore",
giornale-manifesto della borghesia e della nobiltà liberali. Il
governo austriaco gli contrappone la "Biblioteca Italiana"
e dopo meno di un anno sopprime il rivale.
Iniziano le persecuzioni contro la Carboneria
e le altre società segrete. Vengono arrestati e condannati
Silvio Pellico, Federico Confalonieri e molti altri. La cospirazione raccoglie sempre
nuovi adepti, tra nobili, borghesi, artigiani e proletari.
Milano e la Lombardia conoscono un periodo di prosperità e di
crescita economica, con il grande sviluppo delle industrie
tessili, metallurgiche, meccaniche, chimiche e farmaceutiche, e
delle fabbriche di mobili.
Milano è la capitale culturale italiana. Sono anni di
rinnovamento edilizio: vengono allargate molte strade, tra cui la Corsia dei
Servi (oggi Corso Vittorio Emanuele II), le vie Giardino (oggi
Manzoni) e Monte Napoleone.
1832
Viene inaugurata la Galleria De Cristoforis, nella quale si aprono settanta eleganti negozi
1838
L'imperatore Ferdinando I viene incoronato re del Lombardo-Veneto e viene promulgata un'amnistia per i condannati politici
1840
Viene inaugurata la ferrovia Milano-Monza
1841
Compaiono i primi omnibus
1845
Ha successo il primo esperimento di illuminazione a gas
1846
Diventa Papa Pio IX, grande avversario dell'Austria, e a Milano si inizia a inneggiare al Papa e all'indipendenza
1848
Iniziano le grandi rivoluzioni
europee e il 18 marzo anche Milano insorge contro gli austriaci:
sono le famose "Cinque Giornate". Sorgono le barricate. Tra il 19 e
il 20 gli austriaci abbandonano il centro cittadino e si
attestano sui bastioni.
Carlo Cattaneo costituisce il Consiglio di Guerra
per dirigere le azioni di guerriglia. Il 23 marzo tutti i soldati
imperiali sono stati cacciati dalla città. A maggio si vota per
l'annessione al Piemonte.
A luglio i piemontesi vengono sconfitti dagli austriaci nella
battaglia di Custoza e sono costretti alla ritirata. Carlo
Alberto decide di trattare con Radetzky la capitolazione; la
folla grida al tradimento e Carlo Alberto abbandona la città. Il
6 agosto Radetzky entra trionfalmente a Milano e si
riappropria della città. Ha inizio la repressione.
1849
Circolano scritti rivoluzionari e continuano le congiure. Antonio Sciesa, sorpreso di notte sul corso di Porta Ticinese ad affiggere manifesti rivoluzionari, viene fucilato
1853
Fallisce un tentativo di insurrezione
1856
Viene revocato lo stato d'assedio
1857
Come governatore generale del Lombardo-Veneto a Radetzky succede l'arciduca Massimiliano, fratello dell'imperatore
1859
Inizia la guerra tra Francia e
Austria.
Gli Austriaci,
dopo le sconfitte di Montebello, Palestro e Magenta, abbandonano
definitivamente Milano, dove
fanno il loro ingresso trionfale Napoleone III e Vittorio
Emanuele II
1861
Vittorio
Emanuele assume il titolo di re d'Italia.
A Milano parte un programma di rinnovamento edilizio del centro;
gli uffici municipali vengono trasferiti a Palazzo Marino;
l'illuminazione a gas viene estesa lungo i navigli; si
costituisce una Società anonima per gli omnibus; si
ristruttura la piazza del Duomo
1862
Milano riceve la visita di Garibaldi
1863
Viene approvata la proposta dell'architetto Mengoni, che prevede di realizzare la galleria Vittorio Emanuele
1864
Si scopre la facciata della Stazione Ferroviaria Centrale
1865
Viene posta la prima pietra della galleria Vittorio Emanuele
1867
Viene aperto ufficialmente il
nuovo Cimitero
Monumentale.
In città arrivano il tifo e il colera.
Viene inaugurata
la galleria Vittorio Emanuele II
1870
A Milano imperversa il vaiolo, soprattutto nel rione di Porta Ticinese
1871
Lo svizzero Hoepli si insedia nella libreria di galleria De Cristoforis. Si svolge l'Esposizione Industriale, cui partecipano 1.100 espositori
1872
A Milano si svolge la prima
italiana dell'Aida di Giuseppe Verdi.
Si verificano i primi scioperi, volti a ottenere una riduzione
del prezzo del pane e delle ore di lavoro (da 12 a 10) e
l'adeguamento dei salari al costo della vita
1873
Muore Alessandro Manzoni. La via del Giardino cambia nome e diventa via Manzoni
1875
Inizia a funzionare un regolare servizio sanitario notturno, la guardia medico-chirurgica, con sede in piazza Duomo, 21. Imperversa la difterite
1876
Esce il primo numero del "Corriere della Sera", diretto dal giornalista napoletano
Eugenio Torelli-Viollier.
Viene inaugurata l'ippovia Milano-Monza
1878
Muore Vittorio Emanuele II
1880
Viene inaugurato l'emporio Aux Villes d'Italie dei fratelli Bocconi. Gabriele D'Annunzio, quando l'emporio viene ricostruito dopo l'incendio del 1917, lo ribattezza Rinascente
1881
Il re Umberto I inaugura
l'Esposizione Industriale, che ha sede ai Giardini Pubblici e che
riscuote un enorme successo.
Alla Scala si svolge la prima del Gran Ballo Excelsior,
che mette in scena le tappe principali del progresso
1882
Da Milano parte il treno inaugurale della ferrovia del Gottardo
1883
Nasce la prima Società
italiana di elettricità con il sistema Edison, in via S.
Radegonda.
Nasce la Lega dei figli del lavoro, che poi confluisce nel
Partito operaio italiano
1884
L'ing. Cesare Beruto elabora un
piano regolatore organico che costituisce la base per
l'ampliamento e il riordino della città.
Al posto delle viuzze strette e tortuose vengono realizzate vie
diritte e ampie piazze; viene distrutto il Lazzaretto e lo
stradone di Loreto viene trasformato in corso Buenos Aires
1891
Nasce a Milano la prima Camera del lavoro italiana
1893
Si tiene il primo esperimento di
tram elettrico ad accumulatori sulla linea Milano-Monza.
Il Castello viene consegnato dall'autorità militare al Comune
per farne sede di musei
1894
Viene fondato il Touring Club
1895
Vengono inaugurati il nuovo Cimitero di Musocco, il monumento alle "Cinque Giornate" a porta Vittoria, il monumento a Giuseppe Garibaldi in foro Bonaparte
1896
Nasce la "Gazzetta dello Sport"
1898
Le dimostrazioni operaie provocate
dall'insostenibile situazione alimentare si estendono a tutta la
città: è lo sciopero generale. Le forze dell'ordine
intervengono.
Sorgono le barricate. Il generale Bava Beccaris occupa militarmente piazza del Duomo e le truppe
aprono il fuoco in via Torino. La gente del contado che cerca di
entrare in città viene respinta a cannonate a Porta Venezia.
La rivolta dura 4 giorni e miete 83 vittime. Umberto I nomina il
generale Bava Beccaris prefetto di Milano
1899
Nascono la "Domenica del Corriere" e il Milan Cricket and Football Club
1900
Umberto I viene ucciso dall'anarchico Gaetano Bresci. Sale al trono il principe di Napoli, col nome di Vittorio Emanuele III
1901
Muore Giuseppe Verdi
1904
Dagli operai di Monza e dai
tramvieri di Milano parte uno sciopero generale che paralizza
l'Italia per quattro giorni.
L'economia è in crescita, anche per l'impiego dell'energia
elettrica nelle fabbriche, i salari aumentano, le condizioni
igienico-sanitarie migliorano
1906
Si inaugura l'Esposizione Internazionale, per festeggiare l'apertura della Galleria del Sempione
1908
Nasce la seconda squadra di calcio cittadina, l'Internazionale, da una scissione operata all'interno del Milan
1914
A giugno, promosso da socialisti e
repubblicani, si svolge uno sciopero generale, la settimana
rossa.
Inizia la
guerra e, mentre l'Italia si
divide in interventisti e neutralisti, Milano si schiera a favore
dell'intervento
1916
Il primo bombardamento aereo su Milano, a porta Romana e porta Volta, provoca 14 morti e 40 feriti. Le fabbriche milanesi, Breda, Romeo, Marelli, Bianchi, Isotta Fraschini, producono proiettili, cannoni, motori e siluri
1918
Milano esulta per la vittoria. In città arriva la spagnola, un'epidemia influenzale che miete 6.000 vittime
1919
Benito Mussolini crea il Partito Fascista, con sede
in via Paolo da Cannobio.
In via della Chiusa Angelo Motta apre una
pasticceria in cui vende panettoni "alti" di sua
produzione, che diverranno il simbolo della città
1920
Le 300 fabbriche di Milano vengono occupate dagli operai
1921
Un gruppo di anarchici fa
esplodere una valigia di tritolo all'ingresso del teatro Diana e
le squadre d'azione fasciste assaltano le sedi dei giornali
anarchici e socialisti.
Alle elezioni politiche i fascisti avanzano, mentre le sinistre
perdono voti
1922
I socialisti promuovono lo
sciopero generale "legalitario", a sostegno del governo
e contro le violenze dei fascisti. Viene incendiata la sede dell'Avanti!
e i fascisti si impadroniscono di palazzo Marino.
Mussolini
viene nominato capo del governo
1923
Mussolini dà inizio la costruzione della prima autostrada d'Europa, la Milano-Laghi e inaugura la prima Fiera Campionaria. Milano vive un periodo di rinnovamento edilizio e di modernizzazione
1925
Viene collaudato il primo semaforo, all'incrocio di piazza Duomo con via Orefici
1926
Iniziano a circolare i primi autobus; viene inaugurato lo stadio di San Siro. A questi anni risalgono anche la copertura del naviglio e la sostituzione della manica lunga di palazzo Reale con l'Arengario
1940
L'Italia entra in guerra a fianco della Germania e su Milano iniziano le incursioni aeree, il razionamento
1942
Un bombardamento inglese su Milano fa 700 vittime e migliaia di senzatetto. Inizia lo sfollamento
1943
Gli operai di Pirelli, Falk,
Marelli, Borletti, Fasce-Bovisa, Caproni scioperano per 28
giorni, finché Mussolini non autorizza l'aumento dei salari.
I poteri passano al maresciallo Badoglio e Mussolini viene arrestato. Viene proclamato lo
stato d'assedio, istituito il coprifuoco. La città viene
devastata dai bombardamenti. Viene semidistrutto il teatro alla
Scala.
Con
l'armistizio dell'8 settembre Milano viene occupata dalle truppe
tedesche. Viene proclamata la Repubblica
Sociale Reale e Milano risponde con i GAP e le SAP (Gruppi e
Squadre d'Azione Patriottici), che fronteggiano tedeschi e
fascisti.
1944
Proseguono i bombardamenti, le azioni gappiste e le rappresaglie
1945
Il 25 aprile esplode l'insurrezione. Mussolini tenta di fuggire verso la Svizzera, ma viene scoperto e ucciso. Il suo corpo viene esposto in piazzale Loreto.
Inizia la ricostruzione