Santa Margherita
Testi in parte saccheggiati e riadattati da Guida De Agostini e materiale APT
Foto scattata dal webmaster
E' un egante centro climatico e balneare
della Riviera di
levante, adagiato nella parte più
interna del golfo del Tigullio.
Labitato, con esposizione ad est, è circondato da colli ricoperti da una vegetazione ricchissima, sui quali sorgono numerose ville.
A sud, verso Portofino, si apre linsenatura di Paraggi, coronata da ripide colline boscose.
Lindustria turistica ha soppiantato ogni altra attività, fatta eccezione per quella peschereccia, praticata ancora con una cinquantina di imbarcazioni.
Lartigianato locale consiste nella riparazione dei natanti da diporto e da pesca e nella lavorazione di merletti a tombolo.
La scoperta di unurna cineraria del III sec.d.C. con uniscrizione latina
(conservata nella Collegiata) ha avvalorato lipotesi di un insediamento in
epoca romana.
Devastata da Rotari neI 641, fino al sec.X subì numerose incursioni
saracene.
Divenne feudo dei Fieschi (sec.XIl) e nel 1229 fu sottomessa a Genova. Subì le incursioni dei pirati barbareschi, il saccheggio dei Veneziani nel 1432 e del corsaro algerino Dragut nel 1549.
Le due borgate di Pescino e Corte, spesso divise da lotte vivacissime, entrambe sotto la giurisdizione del capitanato di Rapallo, nel 1797 ebbero amministrazioni proprie.
Ribattezzata Porto Napoleone sotto Bonaparte, riprese lantico nome con lannessione al regno di Sardegna (1815). Nel 1951 vi si tenne la Conferenza preliminare della Comunità Europea del Carbone e dellAcciaio.
Santa Margherita Ligure diede i natali allo scultore Antonio Maria Maragliano (1664-1741), al pittore Gerolamo Schiaffino (morto nel 1875) e allo scrittore e giornalista Vittorio Giovanni Rossi (1898-1978).
La sontuosa villa cinquecentesca Durazzo Centurione, situata in posizione elevata sul colle di San Giacomo di Corte, forse progettata da Galeazzo Alessi, è circondata da una terrazza con balaustra ornata di statue del XVII e del XVIII sec.; un vasto giardino allitaliana si affaccia sulla città e sul golfo. Linterno si sviluppa su quattro piani ed è la prestigiosa sede di rappresentanza della città.
Vi è stato ricavato il Museo Vittorio G. Rossi, che raccoglie i cimeli di viaggio, la biblioteca, gli epistolari, i manoscritti e i diari del noto inviato speciale del Corriere della Sera.
Ai piedi della villa si estende il parco comunale.Nei pressi si trovano le ville ottocentesche Nido e San Giacomo.
Loratorio della Madonna del Suffragio è stato edificato nel 1523 e restaurato nellOttocento, secolo in cui furono rifatte anche le facciate delloratorio quattrocentesco di San Bernardo (nellinterno gruppo ligneo attribuito al Maragliano) e della chiesa di San Siro, che nellinterno, decorato da stucchi, conserva una tela del secentista V. Castello, dedicata ai Santi Sebastiano, Lorenzo e Rocco, e una Madonna del Maragliano.
La Chiesa dei Cappuccini, con semplice facciata a strisce bianche e nere, è deI 1606; custodisce la scultura in marmo della Madonna in trono, di scuola provenzale, e un Crocifisso quattrocentesco.
Di costruzione barocca sono la chiesa di San Giacomo di Corte, che reca affreschi ottocenteschi di N. Barabino e conserva un dipinto del Maragliano e un pregevole coro seicentesco, e la basilica dedicata a Santa Margherita di Antiochia e alla Madonna della Rosa.
Questultima, di antiche origini, ricostruita nel Seicento e ripresa neI 1876, ha una facciata racchiusa fra due campanili e custodisce nellinterno unurna cineraria scolpita, molti dipinti seicenteschi fra cui Sposalizio di Santa Caterina di V. Castello, Angelo Custode di A. De Ferrari e Trinità di A. Carlone, e due statue coeve di G. Ponsonelli.
Di belle e vivaci forme settecentesche è la facciata della chiesetta di SantErasmo, ricca di ex-voto marinari.
I monumenti realizzati da O. Tabacchi (a Colombo), da P. Capurro (a Mazzini, al ministro G. Costa e a Umberto I) e da P. Canonica (ai Caduti) risalgono alla seconda metà dell' Ottocento o al Novecento.
La torre di difesa cinquecentesca sul mare, restaurata e adibita a sacrario dei Caduti, accoglie un piccolo museo storico locale.
A villa Lomellini hanno sede i corsi estivi internazionali per stranieri, a cura dellUniversità di Genova.
Nella villa Carmagnola (il cui parco è divenuto pubblico) si svolgono i corsi dellUniversità delle Scienze Ambientali Marine.
FESTE E
MANIFESTAZIONI
Festa della primavera (marzo); premio nazionale
di pittura figurativa (agosto) e numerose altre
manifestazioni di ogni genere, durante tutto lanno, di
carattere culturale, sportivo e mondano.
La Patrona (Santa Margherita) si festeggia il 20
luglio; altre feste: quinta domenica dopo Pasqua (Nostra Signora
della Rosa) e ultima domenica di luglio (San Giacomo).
Verso Portofino, la frazione di Paraggi, da povero abitato di pescatori e di mugnai, è diventato un ricercato centro balneare.
Il castello di Paraggi, dantica origine e destinato alla difesa dalle incursioni, è stato trasformato in residenza privata dalle linee neogotiche.
Il vicino Monte di Portofino, raggiungibile per sentiero da Nozarego e da San Siro (larea protetta comprende anche una porzione del territorio comunale di Santa Margherita Ligure) completa, sotto il profilo naturalistico, gli eccezionali richiami di una delle più signorili e raffinate località climatiche della Riviera ligure.
Il porto turistico dispone di circa 450 posti barca, di rive banchinate con servizi, ed è protetto a sud-est da un molo lungo 200 metri. Il pontile nord è riservato aIIattracco dei servizi pubblici (escursioni a Portofino, San Fruttuoso e Camogli e alle Cinqueterre e Portovenere).
Il santuario della Madonna di Nozarego, edificio più volte rimaneggiato e ora di semplici forme barocche, conserva un pregevole organo con intarsi settecenteschi del locale T. Roccatagliata, una Deposizione attribuita a L. Cambiaso e, nella balaustra, una Cena di Gesù probabilmente uscita dalla bottega di Andrea del Sarto.
La Badia benedettina della Cervara, sulla strada per Portofino, risale al XIV secolo ed è stata restaurata neI 1871-92; lannessa chiesa di San Girolamo (con chiostro) conserva le strutture gotiche.
Il complesso fu costruito neI 1361 daI cappellano genovese Ottone Lanfranco per i benedettini di Cassino. La torre campanaria risale aI 1556. Ospitò illustri personaggi (Santa Caterina da Siena, Francesco I, ecc.); soppressa nel 1799 e in seguito affidata ai padri Trappisti, venne abbandonata neI 1811. E oggi di proprietà privata.
A San Lorenzo della Costa, la parrocchiale dedicata al Santo è di origine romanica, ma venne trasformata in epoca barocca. Nellinterno a tre navate, decorato da stucchi e marmi, sono conservate numerose opere darte.
Capolavoro insigne è il trittico fiammingo del 1499 attribuito ad un seguace del Memling che raffigura il Martirio di SantAndrea al centro e Le nozze di Cana e La resurrezione di Lazzaro ai lati. Due tele di L.Cambiaso (Martirio di San Lorenzo e Sacra Famiglia), statue lignee genovesi e nove altari del XVIII secolo sono altri motivi dattrazione del monumento sacro.